Tra la Svizzera e Manzoni: la gita del biennio del classico e dello scientifico

Bergamo, Treno Rosso del Bernina attraverso le Alpi Svizzere, con arrivo a St. Moritz, e luoghi manzoniani: queste le tappe del viaggio di istruzione di tre giorni che settimana scorsa ha visto coinvolte, in date diverse, le classi del biennio degli indirizzi Classico e Scientifico del Balbo. Prima gli studenti del Classico, dal 6 all’8 maggio, poi quelli dello Scientifico, dal 9 all’11, hanno potuto ammirare edifici e monumenti dal grande valore storico-artistico accanto a scorci paesaggistici di rara bellezza.

Si inizia con Crespi d’Adda, la “città ideale” del lavoro operaio, realizzata tra Ottocento e Novecento dalla famiglia Crespi vicino al proprio opificio tessile e divenuta oggi Patrimonio UNESCO. La visita guidata del villaggio – l’opificio con le ciminiere e i capannoni riccamente decorati, la villa padronale in stile medievale, le case dei capireparto, dignitose e signorili, poco lontane dalle più semplici abitazioni degli operai, la scuola, la chiesa e altri edifici di uso comune – ha permesso agli alunni di entrare in contatto con una realtà che è un’importante testimonianza della nascita dell’industria moderna in Italia.

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Raggiunta Bergamo i ragazzi si poi sono addentrati nei vicoli di Bergamo Alta, dove hanno visitato, accompagnati dalla guida, il borgo antico con Piazza Vecchia e Piazza del Duomo, sulla quale si affacciano le splendide architetture della Cattedrale di Sant’Alessandro, della Basilica di Santa Maria Maggiore e della Cappella Colleoni.

Il secondo giorno è stata la volta del piccolo borgo di Tirano, con il Santuario della Madonna di Tirano, edificato per commemorare un’apparizione della Vergine. Dopo pranzo gli studenti sono saliti sul famoso Treno Rosso del Bernina, che li ha condotti lungo un suggestivo percorso fra le nevi delle Alpi Svizzere. Gli studenti del Classico hanno quindi visitato St. Moritz, cuore della mondanità europea, mentre quelli dello Scientifico si sono recati al Lago di Silvaplana, molto amato dal filosofo Nietzsche che nella vicina Sils-Maria usava trascorrere i mesi estivi.

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Immancabile, il terzo giorno, quel ramo del Lago di Como reso celebre dal Manzoni: a Lecco prima un itinerario attraverso il Rione di Pescarenico, sede del convento di Fra Cristoforo nei Promessi Sposi, e passeggiata lungo la riva dell’Adda dalle cui acque sorgono i monti ai quali Lucia rivolge il toccante addio; poi visita guidata di Villa Manzoni con l’annesso Museo Manzoniano che espone manoscritti, prime edizioni e cimeli relativi alla vita e alle opere del grande scrittore. Per finire, tappa nei pressi dei resti del castello che potrebbe essere stato quello dell’Innominato, nel comune di Vercurago.

Tre giorni intensi molto apprezzati dagli studenti, che si sono divertiti visitando posti ricchi di fascino e di storia.

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