Matteo guida a Panorama Monferrato

Appassionato d’arte, interessato alla mediazione culturale. Si sente ancora giovane e inesperto, ma ha saputo relazionarsi e ben figurare con artisti, critici, giornalisti provenienti da tutto il mondo. Matteo Tomè, che frequenta la classe 2A Liceo Classico dell’IIS Balbo, si è distinto per competenza ed entusiasmo come volontario alla mostra Panorama Monferrato, una mostra diffusa itinerante che mette in relazione arte, architettura, antichità e contemporaneità con il territorio e le sue comunità. Questa quarta edizione, curata da Italics, nel weekend 4-8 settembre, ha collegato in un comune percorso artistico i paesi di Camagna, Vignale, Castagnole e Montemagno. Elemento comune e filo conduttore: la “Civil Conversazione” di Stefano Guazzo, di cui è stata esposta una copia in ognuno dei paesi coinvolti.

Ed è proprio nel palazzo dei Conti Callori di Vignale che Matteo Tomè ha prestato servizio grazie alla delegazione FAI di Casale Monferrato, dopo una precedente esperienza come guida volontaria durante le Giornate FAI di Primavera. Qui, nella cornice affrescata del palazzo che ha lasciato incantati molti visitatori, per tutto il fine settimana, a numerose comitive di turisti Matteo ha illustrato le opere pittoriche e scultoree di artisti come Carlo Amalfi, Salvatore Astore, Mirabello Cavalori, Monica De Cardenas, Ottone Rosai, Guido Trentini, Elisabetta Di Maggio, Damien Meade, Diego Perrone. Matteo ha avuto quindi modo di confrontarsi personalmente e di aiutare il pubblico ad un confronto tra opere di ambienti, epoche e stili diversi, ma accomunate da un unico tema: l’identità. E tra il pubblico ha compiuto uno splendido ed emozionante incontro: il cantante Achille Lauro, appassionato di arte come Matteo, che gli ha confessato di apprezzare molto Vignale. 

Così Matteo commenta la sua esperienza: «È stata una delle più belle della mia vita, una grande occasione per coltivare la mia passione per l'arte e per scoprire il mestiere della mediazione culturale. Mi sono messo a disposizione dei visitatori per dare loro una spiegazione delle opere esposte. Ho cercato di non assumere l'atteggiamento frontale tipico delle guide turistiche, bensì di aprirmi all'ascolto. Questa esperienza mi ha colpito nel profondo perché è stato stimolante e divertente far dialogare opere antiche, moderne e contemporanee all'interno di un palazzo maestoso come quello dei conti Callori di Vignale. Ciò che più mi ha impressionato e che ha reso speciale questo evento è stato conoscere persone diverse come artisti, critici, giornalisti, galleristi, visitatori casuali, appassionati d'arte e insegnanti, provenienti da varie parti del mondo, ma tutti uniti da una genuina curiosità e dall'amore per l'arte e per il bello in sé. Sarò sempre grato alla delegazione del FAI di Casale che mi ha dato questa opportunità e mi ha sostenuto moltissimo, oltre che all'organizzazione di Italics, che mi ha fatto sentire accolto in un progetto così grande e che ha riposto in me molta fiducia nonostante l'età e la poca esperienza nel settore.»