Carta dei servizi

Documento di indirizzo, che favorisce nell'utenza la conoscenza di questa istituzione scolastica e delle regole che la governano.

Tipologia

Regolamento

Descrizione estesa

Questo strumento serve per documentare la qualità del servizio erogato da ciascuna Amministrazione a garanzia dei cittadini. La Carta dei Servizi contiene i principi fondamentali cui deve ispirarsi il servizio educativo-didattico ed amministrativo-gestionale delle scuole di ogni ordine e grado.

Licenza

In applicazione del principio open by default ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (CAD) e salvo dove diversamente specificato (compresi i contenuti incorporati di terzi), i dati, i documenti e le informazioni pubblicati sul sito sono rilasciati con licenza CC-BY 4.0.

Info

Indice 

  Premessa

  1. Principi fondamentali
  2. Uguaglianza
  3. Imparzialità e regolarità
  4. Accoglienza, integrazione continuità
  5. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
  6. Partecipazione, efficienza e trasparenza
  7. Libertà di insegnamento e insegnamento del personale
  8. Area didattica
  9. Servizi amministrativi
  10. Condizioni ambientali della scuola
  11. Procedure dei reclami e valutazione del servizio

  PREMESSA

La presente “Carta dei Servizi Scolastici”, redatta ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995 e in conformità allo Statuto delle studentesse e degli studenti promulgato con DPR 249 del 24 giugno 1998, rappresenta un quadro programmatico unitario dell’offerta formativa e culturale disponibile presso l’Istituto Superiore “BALBO” e costituisce un impegno operativo per tutti i componenti della Comunità Scolastica.

 Il principio della trasparenza, chiaramente presente nella Legge n. 241 del 7 agosto 1990 (relativa alla trasparenza e alla pubblicizzazione degli atti amministrativi) trova nella Carta dei Servizi una modalità per far comprendere ai cittadini/utenti a quale servizio hanno diritto, quali standard di qualità possono richiedere, come possono accedere al servizio, a quali costi, in quali forme possono avanzare reclami e a chi rivolgersi per presentarli.

È quindi il principio della trasparenza che pone le basi per la funzionalità del nostro Istituto secondo i parametri dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, rendendo possibile un reale intervento e controllo ad opera di tutte le componenti della comunità scolastica (personale direttivo, corpo docenti e non docenti, studenti, genitori) nell’ambito della gestione partecipata delle risorse umane e dei materiali disponibili.

La Carta dei Servizi permette di agevolare l’apertura al territorio dell’Istituzione scolastica, in vista anche di una sempre più proficua interazione con gli Enti e le Organizzazioni operanti in ambito locale.

PRINCIPI FONDAMENTALI

La scuola è una comunità organizzata allo scopo di promuovere la integrale formazione degli allievi al fine di educare uomini liberi, cittadini e lavoratori.

La convivenza scolastica si realizza attraverso l’osservanza di norme democraticamente definite ed accettate nel rispetto delle leggi e della Costituzione della Repubblica i cui “Principi Fondamentali” costituiscono le pietre angolari entro le quali ciascuno deve svolgere la propria attività.

Gli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana costituiscono la fonte di ispirazione essenziale della C.d.S. della scuola.

La comunità scolastica interagisce con la comunità sociale per favorire il raggiungimento di obiettivi culturali adeguati alla evoluzione delle conoscenze, all’inserimento nella vita attiva e alle finalità indicate dalla Strategia dell’UE.

UGUAGLIANZA

Nell’ erogazione del servizio scolastico non sarà compiuta alcuna discriminazione né in rapporto a fattori quali condizioni socioeconomiche e/o psicofisiche, sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinione politica, né in funzione dell’appartenenza a suddivisioni interne all’organizzazione scolastica (ordine di scuola, classe, sezione e così via).

Tutti i componenti del personale operante nel Istituto Superiore “BALBO” sono impegnati pertanto, ciascuno secondo le proprie competenze, a rimuovere, con appropriati interventi di assistenza, sostegno, recupero, rinforzo, le cause dell’insuccesso scolastico degli alunni considerati “a rischio”, a seguito di particolari situazioni individuali, familiari e sociali.

L’insegnamento della religione cattolica (IRC) avrà attuazione tramite scelte organizzative ed educative che consentano la libertà di coscienza. Al riguardo la scuola consentirà la scelta degli studenti e delle loro famiglie di avvalersi o non avvalersi dell’IRC e di scegliere tra le seguenti opzioni: le Attività Alternative all’IRC; lo studio assistito; lo studio non assistito; l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata in caso di collocazione dell’IRC alla prima o all’ultima ora di lezione.

IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ

Il servizio scolastico viene erogato dall’Istituto Superiore “BALBO” secondo criteri di obiettività ed equità, avendo cura che l’insegnamento eviti ogni forma di dogmatismo e di faziosità, e che le metodologie utilizzate consentano a tutti di raggiungere, nei limiti del possibile, gli obiettivi di formazione umana e culturale previsti dai progetti educativi e didattici di istituto.

Attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, l’Istituto Superiore “BALBO” garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E CONTINUITÀ

 L’Istituto Superiore “BALBO” si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso nelle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.

Entro le prime settimane di lezione saranno somministrati test di ingresso e percorsi di allineamento curricolari per il consolidamento dei pre-requisiti in italiano, matematica e lingua straniera.

Saranno organizzate attività di continuità/orientamento con la scuola media attraverso iniziative di formazione e/o di informazione in rete con le scuole secondarie di primo grado del territorio e attività di orientamento con l’Università ed il mondo del lavoro per le prospettive post-diploma.

Ogni operatore nell’ambito della propria attività si impegna a instaurare un dialogo educativo costruttivo, nel rispetto dei diritti e degli interessi di ciascuno studente.

Alle famiglie saranno fornite le indicazioni principali in ordine a orari delle lezioni, orari degli uffici, orari dei colloqui tra insegnanti e genitori e quant’altro sia reputato loro utile.

Gli insegnanti riceveranno i genitori secondo il calendario che verrà comunicato alle famiglie. Sarà favorita la loro partecipazione attraverso l’accesso al Registro elettronico.

L’Istituto si impegna a fornire l’informazione relativa all’organizzazione complessiva della scuola, compresi gli aspetti più propriamente didattici, quali obiettivi educativi e didattici, modalità di verifica e di valutazione dei processi di apprendimento. Sarà ricercata ogni forma di collaborazione che favorisca la cooperazione scuola-famiglia. La scuola attuerà interventi mirati ai Bisogni Educativi Speciali tramite l’adozione di apposite strategie didattiche e di forme organizzative flessibili. Si impegnerà allo stesso modo nella promozione delle eccellenze.

Particolare cura verrà messa nell’accoglienza e nell’inserimento degli alunni con Bisogni Educativi Speciali e/o di handicap. Nei loro confronti verranno attivate strategie di integrazione adeguate ai bisogni rilevati (di apprendimento, di socializzazione e di cura). La scuola si impegna a sviluppare i punti di forza di ogni alunno allo scopo di neutralizzare gli eventuali condizionamenti negativi responsabili dei deficit rilevati.

La “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” n. 104 del 1992 prevede, agli artt. 12 e 13, il diritto all’educazione e all’istruzione per gli alunni in situazione di handicap, come parte integrante di quelle garanzie di pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata sanciti dall’art. 1 della legge stessa. Tale diritto deve essere garantito nelle scuole di ogni ordine e grado; l’integrazione scolastica deve porsi come obiettivo lo sviluppo della potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.

Nel recepire queste indicazioni, pur nella consapevolezza della carenza di una normativa più specifica per quanto concerne il corso di studi superiori e, spesso, di strutture organizzative adeguate, indipendenti dalla nostra scuola, l’Istituto ha operato e intende operare in questo ambito secondo le seguenti linee di intervento:

– promozione di contatti tra la scuola e gli Enti locali, i servizi sanitari e socio-assistenziali, la famiglia, il privato sociale per garantire una attuazione e verifica congiunta di progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché forme di integrazione tra attività scolastica e attività integrative extrascolastiche. Ciò al fine di valutare, anche, le necessità derivate dall’integrazione scolastica e di rimuovere eventuali difficoltà di ordine extrascolastico, evitando comunque situazioni di espulsione o di parcheggio;

– definizione per gli allievi handicappati di un Piano educativo individualizzato, redatto annualmente, che rappresenta lo strumento operativo di lavoro, poiché vi si definiscono gli obiettivi cognitivi e relazionali e i percorsi educativi, tenendo conto delle potenzialità dell’allievo e della tipologia dell’handicap;

– richiesta di interventi da parte della Provincia, da cui dipendono gli edifici scolastici del Liceo, per abbattere eventuali barriere architettoniche di ostacolo all’accoglimento degli allievi handicappati. .

 La scuola intende agire nei limiti dei finanziamenti di cui dispone a favore dell’integrazione nel tessuto sociale di tutti i suoi studenti attraverso l’ampliamento dell’Offerta formativa curricolare ed extracurricolare – teatro, musica, viaggi di istruzione, corsi di lingue e di informatica, attività sportive, progetti PCTO- e l’uso delle moderne tecnologie per l’informazione e la comunicazione (TIC) .

L’Istituto si impegna complessivamente nella valorizzazione delle “diversità” di ogni alunno, intendendo con ciò lo sviluppo pieno del potenziale intellettuale, affettivo, emotivo, relazionale, espressivo di ciascuno di loro. In tale prospettiva e in vista del reperimento delle risorse materiali e professionali necessarie, la scuola instaurerà rapporti di collaborazione con le istituzioni pubbliche, l’associazionismo locale e con le eventuali “agenzie educative” presenti nel territorio.

DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA

L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni scolastiche che erogano il servizio. La scelta si effettua nei limiti di capienza di ciascuna di esse.

L’Istituto, anche in collaborazione con gli Enti Locali, si impegna nella lotta alla dispersione scolastica, individuando modalità di intervento educativo e didattico tali da assicurare la regolare frequenza degli studenti. Rientrano tra le modalità sopra ricordate gli interventi relativi alla continuità e all’orientamento.

In tale prospettiva assume rilevanza – non solo amministrativa – il controllo delle assenze, sia per evitare l’insorgere dei problemi conseguenti alla dispersione o all’abbandono sia per evitare il danno formativo derivante da una frequenza irregolare.

PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA

La gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti, costituisce uno degli strumenti di tutela per l’attuazione della Carta dei Servizi.

L’Istituto organizza – sia autonomamente sia in collaborazione con gli enti presenti nel territorio – attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. La scuola autorizza infatti, secondo le norme stabilite, l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario scolastico ad enti, associazioni o privati che operino nell’interesse della comunità.

La scuola si impegna a organizzare la sua attività, in particolare l’orario di servizio di tutte le sue componenti, uniformandola a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità, trasparenza ed economicità.

All’atto dell’iscrizione degli alunni i genitori riceveranno informazioni complete in ottemperanza della legge 241/90 e del Codice di tutela della privacy D.L.vo 196/2003 e successive modifiche e/o integrazioni normative.

Documentazione messa a disposizione dei genitori e degli studenti maggiorenni su richiesta degli stessi:

  • Carta dei Servizi
  • Piano triennale dell’offerta formativa (P.T.O.F.)
  • Regolamento di Istituto e contestuale regolamento di disciplina degli alunni
  • Regolamento dei viaggi di istruzione
  • Regolamenti che disciplinano l’utilizzo dei laboratori e delle attrezzature
  • Progettazione coordinata e didattica di classe
  • Orari di lezione, degli Uffici, di ricevimento ecc.
  • Documenti di valutazione dell’alunno
  • Fascicolo personale dell’alunno
  • Registri di classe, del professore ecc. (versione cartacea del Registro Elettronico)
  • Delibere del Consiglio di istituto

Informazione verbale

Il personale di segreteria negli orari di apertura al pubblico darà le informazioni richieste purché il richiedente ne abbia diritto secondo la normativa vigente (diretto interessato, portatore di interesse legittimo, ecc.).

Gli insegnanti informano i genitori sul processo di apprendimento degli alunni nel corso degli incontri programmati.

Gli utenti possono consultare i documenti che li riguardano personalmente secondo quanto prevede la normativa. La consultazione avviene negli uffici della Segreteria e/o Dirigenza e negli orari di apertura al pubblico previa richiesta orale e/o scritta.

Pubblicizzazione

L’Istituto garantisce l’elaborazione, l’adozione e la circolazione all’esterno dei seguenti documenti, parte integrante della presente C.d.S.:

  1. a) PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
  2. b) REGOLAMENTO DI ISTITUTO e regolamento di disciplina degli alunni.

Il Piano dell’Offerta Formativa nel suo complesso è reso pubblico nei modi e nelle forme sotto indicate:

  • Redazione del documento e pubblicazione sul sito web della scuola entro la data di inizio delle iscrizioni;
  • Copia depositata presso la segreteria.

La progettazione di ciascuna classe è effettuata dai singoli insegnanti e dai Consigli di Classe di ciascuna sezione e trasmessa tramite registro elettronico.

LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

I docenti operanti nel Istituto Superiore “BALBO” ispirano la libertà del loro insegnamento all’art. 1 del DPR 31/5/74 n. 417 che testualmente recita: “Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dalle leggi dello stato, ai docenti è garantita la libertà di insegnamento. L’esercizio di tale libertà è inteso a promuovere attraverso un confronto aperto di posizioni culturali la piena formazione della personalità degli alunni. Tale azione di promozione è attuata nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni stessi”.

L’Istituto Superiore “BALBO” formula la programmazione e la traduce in azione educativa nel rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e delle esigenze di “formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità” (dal n. 6.1 della Carta dei servizi scolastici di cui al DPCM del 7/6/1995).

Nell’Istituto Superiore “BALBO” la libertà di insegnamento si esercita attraverso il rispetto della personalità e del diritto ad una equilibrata e non faziosa formazione culturale dell’alunno e si realizza all’interno di progetti educativi e didattici elaborati dai docenti nel quadro più ampio dei progetti di istituto e della programmazione impostata nelle linee generali dal Collegio dei Docenti, elaborata dai gruppi di lavoro per materia e messi definitivamente a punto dai Consigli di Classe.

Per offrire agli studenti una didattica aggiornata nei contenuti e nei metodi al fine di uno sviluppo delle competenze, coinvolgere attivamente gli studenti nel miglioramento dello stare a scuola, dando voce alle loro esigenze, l’Istituto Superiore Balbo predispone un Piano per la formazione e l’aggiornamento del personale. Tale piano fa riferimento sia ai documenti del MIUR,  inerenti alle attività di formazione dei docenti, secondo quanto previsto dalla legge 107/2015,  sia all’ articolo 1, comma 10, del nuovo CCNL, che ripristina la piena vigenza del precedente CCNL/07 in materia di formazione. Vengono  infatti confermati gli obblighi dei docenti e la titolarità del Collegio dei docenti nella formulazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione, anche in relazione  alla specifica area del Piano nazionale di Formazione digitale. In merito alla formazione del personale ATA (articolo 66 CCNL/07), vengono curate le tematiche delle pubbliche relazioni, dell’uso degli strumenti tecnici, e per il personale di segreteria in relazione al continuo progredire delle tecnologie informatiche.

Tutto il personale viene annualmente aggiornato circa i problemi della sicurezza dell’edificio scolastico e dei comportamenti da attuare in caso di  emergenze ambientali o sanitarie.

Le attività formative programmate si innestano sul rapporto di autovalutazione (RAV) in termini di priorità e di obiettivi di processo, tenendo altresì conto delle azioni individuate nel piano di miglioramento (PdM).

Si recepiscono inoltre le direttive del Consiglio dell’Unione europea,  (Bruxelles, 23 maggio 2018) riguardanti le  competenze chiave per l’apprendimento permanente, in relazione al miglioramento del livello di prestazione professionale e all’aggiornamento dei metodi didattici. L’Istituto, a seguito di una ricognizione dei bisogni formativi, riferiti alle esigenze di sviluppo delineate nei suoi documenti istituzionali e agli orientamenti espressi da ogni insegnante, in relazione alle aree prioritarie delineate dal Piano nazionale di Formazione, concorre  alla costruzione di una progettazione formativa territoriale, sia attraverso iniziative interne, sia attraverso iniziative affidate alle scuole di ambito, a reti di scopo, e direttamente alla scuola capofila formazione.

AREA DIDATTICA

La scuola, con l’apporto delle proprie risorse professionali, con il contributo delle famiglie, delle istituzioni e di tutta la società civile, concorre alla qualità dell’azione educativa finalizzata al perseguimento delle proprie finalità istituzionali.

L’Istituto individua ed elabora metodologie e strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli studenti. Nella scelta dei libri di testo e/o delle attrezzature didattiche saranno seguiti i criteri della validità culturale, della funzionalità educativa e della convenienza economica tenendo conto degli obiettivi formativi e dello stile cognitivo degli alunni, in quanto protagonisti del processo di insegnamento–apprendimento. Le proposte relative ad acquisti di dotazioni didattiche vengono effettuate dal Collegio dei Docenti; l’ordine di acquisto è deliberato dal Consiglio di Istituto sulla base delle risorse finanziarie disponibili, secondo quanto stabilito dal D. I. n. 44/2001.

Nella formulazione dell’orario delle attività la scuola segue criteri di funzionalità didattica e di rispetto dei tempi di apprendimento degli studenti.

Nel rapporto con gli allievi i docenti utilizzano le metodologie validate dalla ricerca pedagogica e didattica, operano secondo una pianificazione ed una progettazione esplicitata e comunicata agli studenti, garantiscono, durante le attività didattiche, il coinvolgimento emotivo e motivazionale di ogni alunno facendo leva sui loro interessi.

La scuola, con l’apporto delle competenze umane e professionali del personale scolastico di cui dispone – docenti e ATA – e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e didattiche; si impegna a garantire l’adeguatezza dei propri interventi alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

Nell’istruzione liceale le competenze possedute al termine del percorso di studi devono essere valide sul piano culturale e coerenti con il profilo in uscita indicato dal corso di studio. Per ottenere questi risultati le attività hanno bisogno di laboratori che devono essere fruibili dagli studenti quotidianamente, dotati di apparecchiature mantenute al passo con l’evoluzione tecnologica e riforniti di materiale per le esercitazioni. 

 Organizzazione delle lezioni (modalità di svolgimento delle stesse):

  • Lezione frontale
  • Lavoro di gruppo
  • Lavoro individualizzato
  • Lavoro per classi parallele
  • Laboratori

Sistema di valutazione (operazioni e strumenti):

  • Osservazione sistematica della classe e/o dei singoli alunni in ordine a comportamento, partecipazione, socializzazione, apprendimento, profitto, bisogni formativi;
  • Somministrazione di prove di verifica (scritte e orali);
  • Utilizzazione dei criteri di attribuzione del voto (di profitto e di comportamento) e dei crediti scolastici e formativi, indicati nel PTOF.

Studio autonomo (finalità e consistenza dello stesso)

Lo studio e le esercitazioni da svolgere a casa sono assegnati in base agli argomenti svolti in classe e da consolidare. Le finalità dello studio autonomo sono:

  • esercitazione dell’alunno, consolidamento degli apprendimenti, acquisizione di un metodo di studio efficace, responsabilizzazione circa gli esiti scolastici. Le esercitazioni assegnate per casa dovranno avere un’adeguata correzione in classe.

Modalità di correzione da seguire in classe:

  • individuale, in gruppo o collettiva; a campione; autocorrezione; attribuzione del significato di feedback (controllo) agli errori; valorizzazione dei risultati positivi.

Contratto formativo

Ai fini di rendere operante il contratto formativo previsto dalla normativa annessa al D.P.C.M. del 7/6/95, ed allo scopo di responsabilizzare sempre di più ai loro compiti docenti ed allievi, possono essere utili riunioni dei Consigli di Classe aperti a tutti gli alunni della classe e ai loro genitori.

Il decreto ministeriale prevede i seguenti doveri:

L’allievo deve conoscere il percorso formativo (obiettivi, contenuti, metodi, verifica e valutazione) e i doveri stabiliti nel Regolamento di istituto;

Il docente deve:

  • spiegare il suo piano di lavoro;
  • fornire indicazioni che inducano lo studente ad una corretta valutazione di sé stesso

Il genitore deve:

  • essere informato dell’offerta formativa;
  • collaborare per assicurare la riuscita dell’azione formativa;
  • formulare pareri e proposte a livello di organi collegiali.

Verranno pertanto indette, in concomitanza con la pubblicizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e della Programmazione Educativa e Didattica, delle riunioni del Consiglio di Classe, che, su richiesta, potranno essere aperte a tutti gli alunni della classe ed ai loro genitori.

In tali riunioni vengono chiariti gli obiettivi didattici ed educativi del curriculum, il percorso per raggiungerli, le strategie ed i tempi che saranno proposti per raggiungere gli obiettivi medesimi.

I docenti a loro volta esprimeranno la propria offerta formativa, fornendo le necessarie motivazioni dei propri interventi didattici ed esplicitando le strategie che intendono seguire, chiarendo la funzionalità degli strumenti di verifica prescelti ed enunciando i criteri di valutazione concordati con gli altri Componenti del Consiglio di Classe, anche in riferimento ad eventuali interventi di recupero e sostegno ovvero di approfondimento.

I genitori membri del Consiglio di Classe e, nelle riunioni aperte, eventuali altri presenti prenderanno atto della proposta formativa offerta dalla scuola, esprimeranno i pareri ed eventuali suggerimenti, assumeranno eventuali impegni di collaborazione a talune attività ai sensi del regolamento di istituto.

Al termine della riunione o delle riunioni dedicate al Contratto Formativo, verrà sottoscritto il relativo verbale che sarà fornito in copia a ciascun alunno, genitore, docente e che costituirà prova tangibile dell’impegno di lavoro e di collaborazione reciprocamente preso.

Informazione all’utenza sul contratto formativo

In merito alla trasparenza del contratto formativo, detto contratto, stipulato a livello di singolo docente e studente e collegialmente, verrà diffuso nei seguenti modi:

  • mettendo a disposizione in segreteria la programmazione didattica di ogni docente, contenente obiettivi, contenuti e progettazione delle verifiche;
  • mettendo a disposizione tramite R.E. la programmazione didattica di ogni docente, contenente obiettivi, contenuti e progettazione delle verifiche;
  • pubblicizzando verbali del CdD contenenti pareri e proposte formulate da genitori e studenti.

I compiti assegnati ai docenti saranno comunicati con circolari interne e mediante affissione.

Gli accordi assunti a livello interistituzionale con l’extrascuola, per la realizzazione del successo scolastico, saranno pubblicizzati.

Piano triennale dell’offerta formativa

Il Piano dell’offerta formativa dell’Istituto Superiore “BALBO” viene elaborato dal Collegio Docenti, sentito anche (con parere consultivo) il Consiglio di Istituto, e contiene le scelte educative ed organizzative ed i criteri di utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica.

Del Piano sopra esposto fanno parte integrante il Regolamento di Istituto e le connesse norme di funzionamento degli organi collegiali.

In tal modo il Piano dell’Offerta Formativa definisce, in modo razionale e produttivo, il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi del Istituto Superiore “BALBO”.

In particolare, esso regola l’uso delle risorse di istituto e la pianificazione delle attività di sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata.

Programmazione educativa

Per esplicito dettato ministeriale, la presente programmazione educativa, elaborata dal Collegio dei Docenti, sulla base delle indicazioni dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti disciplinari progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi.

Al fine di armonizzare l’attività dei Consigli di Classe, essa individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici.

Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio d’Istituto, elabora le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno.

All’Istituto Superiore “BALBO” la Programmazione Educativa costituisce integrazione del P. O. F., in particolare per quanto attiene le sezioni che indicano gli obiettivi generali in ordine alla formatività generale, culturale e operativa dei singoli corsi di studio.

Nel contempo costituisce il raccordo tra il P. O. F. e la Programmazione Didattica di ogni singola classe; individua la portata delle singole aree disciplinari nel determinare la valenza formativa della scuola secondo le indicazioni del POF.

Informazione all’utenza sul P.O.F.

I1 Piano dell’Offerta Formativa viene aggiornato ogni anno e viene pubblicato mediante affissione all’Albo e caricato sulla pagina web dell’Istituto.

Copia del Piano dell’Offerta Formativa può essere richiesta da chi ne abbia interesse alla Segreteria, dietro pagamento di un rimborso delle spese di riproduzione.

Programmazione didattica

La Programmazione Didattica viene elaborata ed approvata dai singoli Consigli di Classe e per esplicito dettato ministeriale:

  • delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno quando necessiti programma individualizzato adeguando ad essi gli interventi operativi;
  • utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal consiglio di classe e dal collegio dei docenti;
  • è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.

L’Istituto Superiore “BALBO”, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, ai impegna a garantire la qualità delle attività educative erogate, curandone l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi educativi sottesi alle finalità proprie della scuola.

L’Istituto Superiore “BALBO”, attraverso l’attività coerente e coordinata dei suoi organi collegiali, individua ed elabora, anche d’intesa con le altre istituzioni scolastiche presenti sul territorio, gli strumenti per garantire (per quanto di competenza) la continuità educativa nei confronti degli altri segmenti del sistema educativo, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.

Una volta preso atto, attraverso opportuni test di ingresso, della situazione iniziale in cui si trovano gli allievi, l’Istituto Superiore “BALBO” elabora, attraverso gli Organi Collegiali a ciò preposti, le strategie di intervento a breve, a medio e a lungo termine, per garantire il proficuo inserimento di tutti gli alunni nella scuola.

Nello svolgimento dei programmi e nell’identificazione, all’interno di una strutturazione modulare degli stessi, degli elementi indispensabili al proseguimento degli studi, ai presterà altresì attenzione al raggiungimento dei pre-requisiti necessari ad un proficuo inserimento nel segmento successivo del sistema educativo, in particolare nelle classi terminali e nel quadro di attività di orientamento post-diploma.

 Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, formulato per individuare e rendere espliciti gli obiettivi educativi che si vogliono raggiungere e gli strumenti operativi di cui dotarsi, rappresenta il “CONTRATTO FORMATIVO” che il Collegio dei docenti, in accordo con il Consiglio di Istituto, assume nei confronti di tutta la Comunità Scolastica.

Esso si articola nelle seguenti sezioni:

Parte comune

  1. Finalità del documento
  2. L’Istituto e il territorio
  3. I corsi
  4. Le strutture e i servizi amministrativi
  5. I principi del POF
  6. L’offerta formativa
  7. Comunicazione scuola – famiglia
  8. Formazione e autoformazione
  9. Piano di miglioramento
  10. Valutazione del POF

Offerta formativa specifica

  1. Liceo Classico
  2. Liceo Scientifico
  3. Liceo Linguistico
  4. Liceo di Scienze umane
  5. Liceo di Scienze umane opzione economico-sociale
  6. Corsi serali

L’orario scolastico

Tra le scelte educative e didattiche della nostra Scuola merita qualche cenno anche la questione dell’orario scolastico, per il quale si fa comunque riferimento alle norme contenute nel Regolamento d’Istituto.

Gli allievi e le famiglie vengono informati con apposita comunicazione a ogni inizio d’anno circa le variazioni dell’orario di ingresso e di uscita dall’Istituto.

L’orario delle lezioni è di norma antimeridiano (dalle 7,45 alle 13). Per i corsi con orario superiore alle 30 ore settimanali sono previsti progetti di compresenza ed unità di lezione di 50 minuti (queste ultime per non più di due giorni della settimana).

Il principale problema da risolvere, per consentire un agevole svolgimento dei rientri pomeridiani necessari, resta naturalmente quello delle infrastrutture (servizi mensa, mezzi di trasporto, etc.), in particolare in una Scuola come la nostra che ospita un alto numero di studenti pendolari.

Attività didattica curricolare

L’attività didattica curricolare, comune e obbligatoria per tutte le classi di ogni determinato corso di studi, segue nelle sue linee generali rispettivamente i vigenti programmi ministeriali e i percorsi delle sperimentazioni in atto, e viene programmata ai livelli seguenti:

1) COLLEGIO DEI DOCENTI: stabilisce i criteri generali della programmazione educativa e didattica annuale ed assume le relative delibere, anche in ordine ai tempi e alle modalità di attuazione e verifica; definisce un comportamento comune nei confronti degli studenti nei vari momenti della vita scolastica (ritardi; uscite anticipate; compiti scolastici; assenze collettive, etc.);

2) CONSIGLI DI CLASSE: provvedono a individuare gli obiettivi delle singole discipline per classe; a verificare la coerenza degli obiettivi delle varie discipline, per evitare sfasature interne e con il livello psicologico degli studenti; a individuare gli obiettivi comuni e trasversali e gli interventi di carattere interdisciplinare; a definire metodologie e strumenti di lavoro; a indicare modalità, natura e numero di verifiche per quadrimestre o trimestre; a definire le attività integrative e complementari; a coordinare l’attività didattica, per evitare carichi di lavoro anomali o affollamento di verifiche scritte e orali;

3) PIANO DIDATTICO ANNUALE per ogni singola materia e classe, che deve comprendere: una valutazione del livello di preparazione e di capacità della classe, accertato attraverso test d’ingresso e osservazioni personali; gli obiettivi didattici specifici, con contenuti distinti per quadrimestre o trimestre; gli obiettivi didattici minimi per l’ammissione alla classe successiva; gli strumenti e le attività integrative e di sostegno; i criteri e i mezzi di valutazione, comprese quantità e tipologia delle prove scritte e orali, e la corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento; criteri per l’attività di recupero.

Informazione alle famiglie sul profitto e comportamento degli alunni

I colloqui individuali si svolgono in due periodi distinti dell’anno scolastico secondo l’orario che viene esposto alla porta di ciascuna classe. In tali periodi gli insegnanti sono a disposizione per un’ora alla settimana. I colloqui generali si svolgono due volte all’anno (di norma in dicembre e in aprile) in orario pomeridiano. Di tali incontri viene data preventiva informazione alle classi. Per i colloqui con il Dirigente scolastico è necessario un accordo telefonico.

Le famiglie vengono informate per iscritto di ogni problema particolarmente grave attinente al comportamento dell’alunno. I problemi collettivi di disciplina vengono trattati negli organi collegiali a cui partecipano i rappresentanti dei genitori. In ogni caso, quando si apre un procedimento disciplinare, l’alunno ha diritto di essere sentito per dire le proprie ragioni.

Oltre ai colloqui individuali la scuola informa la famiglia nelle seguenti occasioni:

  • mediante la scheda di valutazione quadrimestrale che viene trasmessa tramite R.E. entro 5 giorni dalla data dello scrutinio;
  • mediante l’esposizione dei tabelloni successivi allo scrutinio finale e la disponibilità del coordinatore di classe ad un colloquio con le famiglie in tale occasione;
  • mediante il libretto scolastico che riporta le valutazioni conseguite, le assenze, i ritardi, le uscite anticipate, i provvedimenti disciplinari, gli interventi didattici integrativi assieme ad una breve sintesi del regolamento scolastico per la parte che riguarda gli studenti
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