Il 30 maggio i ragazzi diretti da Maria Paola Casorelli e accompagnati dalla docente Adriana Canepa hanno partecipato al “Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani”, la rassegna teatrale organizzata dalla Fondazione INDA e rivolta ai giovani degli istituti superiori e delle università di tutto il mondo. Si tratta di una manifestazione di straordinario rilievo, che quest’anno è stata insignita dell’“European Heritage Award/Europa Nostra Award” perché “contribuisce in modo significativo alla conservazione e alla rivitalizzazione del teatro classico, un elemento del patrimonio culturale immateriale europeo”.
Nella magnifica cornice del Teatro greco di Akrai i partecipanti sono invitati a offrire personali riletture dei testi classici, che non smettono mai di far riflettere sul presente. Il Balbo, una delle 80 scuole selezionate da tutta Europa per partecipare al Festival, ha portato in scena “L’età da inventare”, con una parte cospicua dedicata all’“Edipo a Colono” di Sofocle. Il tema dell’opera è la vecchiaia, vista come un’età da riscoprire e reinventare, un’età in cui si svela la vera natura dell’uomo, quella di essere bisogno di altro, degli altri. In questo senso è esemplare la figura di Edipo, che rappresenta un modello di vecchiaia desiderabile, perché nonostante tutte le sue disavventure ottiene una morte serena, circondato dai propri cari, accolto e perdonato. Il testo è stato apprezzatissimo, e i ragazzi del Laboratorio hanno ricevuto, con immenso orgoglio, i complimenti di Sebastiano Aglianò, il responsabile dell’organizzazione del Festival.
Ma oltre ad essere stati attori, i giovani del Balbo sono stati anche spettatori a Siracusa, perché hanno potuto assistere alle tragedie “Ippolito” di Euripide e “Aiace” di Sofocle, splendidamente allestite nel Teatro Greco. “Osservare così tanti giovani appassionati che si confrontano su tematiche classiche fa comprendere l’eterna attualità delle culture antiche e, di conseguenza, la vitalità del Liceo Classico”, commenta Adriana Canepa, la referente del progetto teatrale. “Torniamo da Siracusa pieni di entusiasmo e profondamenti arricchiti da questa esperienza”.
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