Questo progetto, che è stato presentato in data 30 gennaio 2023 alle classi 3B Scientifico e 1B Classico dal dottor Castellani, è incentrato sui tumori e sulla prevenzione di essi.
Il progetto “Martina” prende il nome da una giovane donna che, a causa di una disattenzione verso un piccolo nodulo al seno, è morta di carcinoma.
Nel suo testamento Martina ha chiesto specificamente “che i giovani siano accuratamente informati ed educati ad avere maggiore cura della propria salute e maggiore attenzione al proprio corpo”. Questa iniziativa era già in atto dal 2000 in molte scuole di Padova e la richiesta di Martina ha fatto comprendere ai medici che sarebbe dovuta diventare un progetto nazionale.
L’obiettivo principale è far capire ai ragazzi che essere giovani non vuol dire essere immuni a tutto: nascondere la testa sotto la sabbia, trascurare il problema, assumere comportamenti a rischio.
Da qui, appunto, nasce l’idea di fare di questa conoscenza un progetto scolastico.
Che cos’è un tumore?
Un tumore è un accrescimento anomalo di cellule dovuto a mutazioni che possono essere di tipo ereditario, oppure può essere provocato da fattori interni, esterni e persino dal caso.
Non esiste quindi una sola causa che possa spiegare l’insorgenza di un tumore, ma si tratta di un insieme di diversi fattori: invecchiamento, ereditarietà o familiarità, stili di vita, fumo, sole, raggi ultravioletti, alcol…
Se la maggior parte dei tumori colpisce prevalentemente soggetti di età media-avanzata, ne esistono tuttavia molti che insorgono anche in soggetti giovani.
A seguito dei miglioramenti degli screening diagnostici e dell’evoluzione tecnologica dei trattamenti, oggi la mortalità di molti tumori si è ridotta notevolmente.
Esistono delle neoplasie che sono tuttora incurabili, come quella al pancreas che, poiché colpisce un organo ghiandolare, risulta di difficile asportazione e comporta un complesso trattamento chemioterapico. Spesso dà luogo a metastasi e porta al decesso.
Il dottor Castellani, relatore del progetto, ci ha spiegato un aspetto estremamente importante per la prevenzione: “dare peso ai dolorini”, cioè alle piccole cose.
Nella sua relazione ci ha anche spiegato che ci sono molti modi per prevenire i tumori (la cosiddetta prevenzione primaria): mangiare in maniera adeguata seguendo la piramide alimentare della dieta mediterranea, evitare di fumare e di eccedere con gli alcolici, essere meno sedentari e fare più attività fisica.
Una diagnosi precoce è essenziale per aumentare le speranze di sopravvivenza e migliorare le cure.
Durante l’incontro sono stati anche evidenziati aspetti legati alla prevenzione di malattie che colpiscono i due sessi differenziatamente.
Analizzando nello specifico la potenzialità di contrarre neoplasie, nel sesso maschile il tumore più frequente è quello al testicolo, uno dei pochi in cui le possibilità di sopravvivenza sono alte.
È estremamente importante riconoscere i sintomi come l’atrofia testicolare e il criptorchidismo. Si può manifestare con noduli, aumento di volume del testicolo, gonfiore, senso di pesantezza, dolore acuto, o eventuale rimpicciolimento del testicolo.
È essenziale quindi imparare a conoscere il proprio corpo tramite l’autopalpazione.
Si esaminano i testicoli con entrambe le mani mettendo indice e medio nella zona inferiore e il pollice nella zona superiore con un delicato movimento rotatorio, meglio se dopo una doccia. Questo processo deve avvenire circa ogni tre o quattro mesi, alla ricerca di eventuali noduli o segnali.
Approfondendo invece le malattie che colpiscono il sesso femminile, la neoplasia alla mammella è il tumore con la maggior incidenza di mortalità in Italia e raggiunge persino il 24%. In questo caso, la probabilità di incidenza aumenta in modo esponenziale con l’età: tra le donne che hanno un’età intorno ai vent’anni, una su 200.000 si ammala, intorno ai 50 la probabilità cresce, tanto che in questo caso si parla di 2 donne ogni 1000.
È importante sottolineare che il tumore alla mammella può colpire anche i soggetti di sesso maschile, dato che i tipi di tessuti che costituiscono questa parte del corpo sono gli stessi, ma la loro crescita è influenzata in modo diverso dagli ormoni.
Come in altre malattie, alcuni fattori di rischio non possono essere evitati: l’età, una particolare familiarità o l’ereditarietà.
Data l’incidenza e le conseguenze che questo tumore ha, diventa indispensabile un’accurata prevenzione: dopo i 40 anni è consigliabile una mammografia l’anno, per le donne con un’età inferiore invece una semplice autopalpazione mensile.
Un’altra neoplasia che ha un’incidenza del 5% nei soggetti di età inferiore a 40 anni e che non deve essere sottovalutata nel sesso femminile è il tumore al collo dell’utero. Negli ultimi 60 anni sono stati introdotti strumenti per individuare questa neoplasia che, quando è in fase iniziale, è ancora innocua. Con una maggiore attenzione alla prevenzione, l’incidenza di questa malattia potrebbe essere quasi nulla.
Questo tumore nello specifico può essere osservabile grazie al Pap-test (o striscio vaginale) o con il test per il Papilloma virus che permettono in maniera indolore di studiare la morfologia delle cellule del collo dell’utero e l’eventuale presenza del virus. Sono consigliati a tutte le donne con un’età superiore ai 25 anni; o anche prima, in caso di rapporti sessuali antecedenti, in quanto questo virus viene trasmesso sessualmente e oralmente.
I tipi di prevenzione consigliati sono diversi: utilizzare il preservativo durante i rapporti, evitare luoghi favorevoli al contagio e la vaccinazione (indicata soprattutto per le ragazze in età scolastica poiché ha una copertura del 70%).
Un altro tumore particolarmente diffuso è il melanoma o tumore della pelle: si tratta di una neoplasia maligna che si sviluppa nei melanociti anche in tempi lunghi.
Le persone più a rischio sono quelle che hanno un numero di nevi superiore a cinquanta, che hanno familiarità con il melanoma o nevi di forma irregolare o di diametro superiore a cinque millimetri. Altri fattori di rischio sono l’esposizione intensa ai raggi UV, soprattutto per chi ha carnagione chiara e capelli rosso-biondi.
Anche in questo caso esistono dei comportamenti di prevenzione primaria: evitare l’esposizione solare nelle ore più calde della giornata, applicare le creme protettive e controllare periodicamente i propri nevi con la regola dell’alfabeto: ABCDE. A sta per asimmetria, B per bordi, C per colore, D per dimensione ed E per evoluzione.
Importanti dunque sono l’attenzione e le precauzioni verso il proprio corpo.
Per concludere quindi, anche se spesso l’attenzione dei ragazzi nel cercare di prevenire questo tipo di malattie è poca, grazie a questo incontro abbiamo capito l’importanza di una prevenzione efficace.
Michele Giovanni Menardo (3B Scientifico)
Matilde Aceto (1B Classico)
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