Questo è il titolo di un’interessante presentazione effettuata nell’ambito del Progetto Diderot dal Dottor Paolo Barbieri, dottorando in Neuroscienze presso l’Università di Torino e seguita da alcune classi del Liceo Scientifico Palli.
Il ricercatore ha spiegato come, attraverso tecniche comportamentali e di neuroimmagine sia possibile amplificare l’apprendimento, la memoria e l’attenzione puntando sul gioco e sull’estetica.
Al nostro cervello non piace ciò che è troppo semplice o troppo complesso ed entropico, inoltre l’evoluzione ha favorito la comparsa di tutti quei meccanismi che gli permettono di ottimizzare le risorse, facendogli risparmiare energia: diventa quindi predittivo. E? stato dimostrato che le aree attivate durante il piacere estetico sono le stesse che vengono coinvolte durante l’apprendimento, che causa inoltre modificazioni tangibili nel sistema nervoso: ricordiamo meglio ciò che ci piace di più e ciò che preferiamo esteticamente è anche ciò che siamo in grado di apprendere meglio. Lo scopo di queste tecniche di indagine è capire se sia possibile migliorare l’apprendimento o facilitarlo per le persone che sono in difficoltà. Ciò che emerso, comunque, e che non smette mai di stupirci è la complessità e la profondità del funzionamento della nostra mente e la curiosità di approfondire questi argomenti per conoscerlo sempre meglio.
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