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Premiazione certamen 2022

BENEDETTA PAROLA

Al Liceo Classico Balbo la Lectio Magistralis del Professor Ivano Dionigi

Lo scorso venerdì due dicembre il nostro Liceo Classico ha avuto l’onore di assistere all’emozionante quanto partecipata Lectio Magistralis di Ivano Dionigi, Professore emerito di Lingua e Letteratura latina, già Magnifico Rettore dell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”, in occasione del Certamen dedicato a Giovanni Reale e giunto quest’anno alla sua settima edizione. Il Professore ha coinvolto tutti gli astanti tessendo uno spassionato elogio della parola, tematica intorno a cui ruotano tutte le sue riflessioni e in particolar modo il suo ultimo saggio “Benedetta Parola. La rivincita del tempo”, che dà il titolo al Certamen. È la parola, infatti, “benedetta e maledetta, simbolica e diabolica”, che necessita di una nuova linfa vitale, purificatrice, per ritrovare la sua forza e la sua bellezza e ritornare ad essere “icona dell’anima, segno distintivo dell’uomo”, così come lo era nel mondo antico. La parola, infatti, ricorda il professore, è pharmakon, veleno e medicina, può tutto, nel bene e nel male. Oggi sappiamo solo blaterare ma di fatto rimaniamo muti, non diciamo nulla; la nostra parola è vuota, inconsistente, si è ridotta a chiacchiera, è mal usata, “preda di ignoranza e ipocrisia”, è in balia di slogan semplicistici e pensieri poveri, miseri, che non le rendono giustizia. Compito della scuola, dunque, compito del liceo classico, è insegnare ai ragazzi, ai cittadini del futuro, la bellezza della parola, della riflessione, dell’andare a fondo delle cose, per svelarne il loro mistero più intimo e nascosto. I giovani di oggi devono pretendere di avere una scuola 2.0, pensata a loro misura, una scuola dove poter esprimere se stessi e ritrovare il senso più profondo della propria cultura e della propria identità. La scuola deve “fornire degli attrezzi”, “dare dei fondamenti”, a chi vuole conoscere e vuole meravigliarsi, sapere: tutti devono godere di tale diritto alla bellezza, alla comprensione del presente e all’attesa serena del domani, consapevoli di possedere una buona “cassetta degli attrezzi” cui poter fare sempre affidamento.

Il professore, con queste bellissime riflessioni, ha saputo emozionare e toccare le corde più profonde del nostro animo, facendo leva sul nostro amore per la conoscenza e chiamando a raccolta le voci più autorevoli del mondo classico, in un accorato appello a restituire alla parola il “potere di svelare la verità”. Al termine della Lectio Magistralis, ha poi dialogato con noi e ha preso parte alla premiazione del Certamen, intrattenendosi anche per il momento del firmacopie. È proprio questo, in fondo, il senso unico del Liceo Classico: riscoprire che nella memoria dei nostri padri risiede il destino nostro e dei nostri figli.

BENEDETTA PAROLA

Al Liceo Classico Balbo la Lectio Magistralis del Professor Ivano Dionigi.

Lo scorso venerdì 2 dicembre il nostro Liceo Classico ha avuto l’onore di assistere all’emozionante quanto partecipata Lectio Magistralis di Ivano Dionigi, Professore emerito di Lingua e Letteratura latina, già Magnifico Rettore dell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”, in occasione del Certamen dedicato a Giovanni Reale e giunto quest’anno alla sua settima edizione. Il Professore ha coinvolto tutti gli astanti tessendo uno spassionato elogio della parola, tematica intorno a cui ruotano tutte le sue riflessioni e in particolar modo il suo ultimo saggio “Benedetta Parola. La rivincita del tempo”, che dà il titolo al Certamen. È la parola, infatti, “benedetta e maledetta, simbolica e diabolica”, che necessita di una nuova linfa vitale, purificatrice, per ritrovare la sua forza e la sua bellezza e ritornare ad essere “icona dell’anima, segno distintivo dell’uomo”, così come lo era nel mondo antico. La parola, infatti, ricorda il professore, è pharmakon, veleno e medicina, può tutto, nel bene e nel male. Oggi sappiamo solo blaterare ma di fatto rimaniamo muti, non diciamo nulla; la nostra parola è vuota, inconsistente, si è ridotta a chiacchiera, è mal usata, viaggia tra ignoranza e ipocrisia, è in balia di slogan semplicistici e pensieri poveri, miseri, che non le rendono giustizia. Compito della scuola, dunque, compito del liceo classico, è insegnare ai ragazzi, ai cittadini del futuro, la bellezza della parola, della riflessione, dell’andare a fondo delle cose, per svelarne il loro mistero più intimo e nascosto. I giovani di oggi devono pretendere di avere una scuola 2.0, pensata a loro misura, una scuola dove poter esprimere se stessi e ritrovare il senso più profondo della propria cultura e della propria identità. La scuola deve “fornire degli attrezzi”, “dare dei fondamenti”, a chi vuole conoscere e vuole meravigliarsi, sapere: tutti devono godere di tale diritto alla bellezza, alla comprensione del presente e all’attesa serena del domani, consapevoli di possedere una buona “cassetta degli attrezzi” cui poter fare sempre affidamento.

Il professore, con queste bellissime riflessioni, ha saputo emozionare e toccare le corde più profonde del nostro animo, facendo leva sul nostro amore per la conoscenza e chiamando a raccolta le voci più autorevoli del mondo classico, in un accorato appello a restituire alla parola il “potere di svelare la verità”. Al termine della Lectio Magistralis, ha poi dialogato con noi e ha preso parte alla premiazione del Certamen, intrattenendosi anche per il momento del firmacopie. È proprio questo, in fondo, il senso unico del Liceo Classico: riscoprire che nella memoria dei nostri padri risiede il destino nostro e dei nostri figli.

Il Certamen, che consisteva in una prova di traduzione dal greco all’italiano accompagnata, per la sezione riservata al triennio liceale, da un commento, ha visto la partecipazione di 66 studenti provenienti da cinque Licei Classici del Piemonte: l’I.I.S “Balbo” di Casale Monferrato, l’I.I.S. “G.& Q. Sella” di Biella, il Liceo “E. Amaldi” di Novi Ligure, il Liceo “G. Plana” di Alessandria e il Liceo “V. Alfieri” di Asti. La gara di traduzione per il triennio liceale è stata vinta da Alessandro Simonetti (3A “C. Balbo”), premiato dal Prof. Ivano Dionigi; Matilde Vignale (4B “V. Alfieri”) ha ricevuto il secondo premio dal Presidente dell’Associazione Ex-Allievi avv. Marco Gatti; il terzo premio è stato consegnato dalla Prof. Paola Del Giudice a Noemi Billia (5A “G.& Q. Sella”). Chiara Mutti (4ACL “E. Amaldi”) si è aggiudicata il premio al miglior commento, conferitole dal Prof. Michele Maranzana, preside del suo Liceo. La Prof. Dora Mongilardi ha premiato Azzurra Stella Granero (2B “G.& Q. Sella”) per la migliore traduzione del biennio ginnasiale. Infine, Dafne Dell’Orbo (5AC “G. Plana”) ha ricevuto dal Prof. Luca Ferri una menzione per la traduzione, mentre Ludovica Girino (3A “C. Balbo”), per mano della Prof. Laura Rosso, una menzione per il commento. Erano presenti anche le Prof. Adriana Canepa, che ha condotto la cerimonia di premiazione, Chiara Miglietta, Simona Follese, Patrizia Biasco ed Elisa Bondi, che hanno grandemente contribuito alla realizzazione del Certamen.

Primo Premio traduzione 

Alessandro Simonetti – C.Balbo Casale – 400 euro

Secondo classificato Traduzione 

Matilde Vignale – V. Alfieri Asti – 250 euro

Terzo classificato traduzione 

Noemi Billia – G. e Q. Sella Biella – 150 euro

Primo classificato Triennio Commento

Chiara Mutti – E. Amaldi Novi Ligure – 300 euro

Primo Classificato Biennio 

Azzurra Stella Granero – G. e Q. Sella Biella – 200 euro

Menzione Traduzione

Dafne Dell’orbo – Plana Alessandria – 

Menzione Commento

Ludovica Girino – Balbo

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