Da Procida a Moncalieri… passando per il “Balbo”! È un viaggio sull’onda delle sette note quello di Tommaso Profeta, alunno della 5 B Scientifico, il quale, già ospite dell’”Isola di Arturo” alla fine di settembre, farà parte della band scelta per chiudere, domenica 13 novembre, la venticinquesima edizione del prestigioso festival jazz organizzato da Ugo Viola. Lo sbarco nella Capitale Italiana della Cultura 2022 era avvenuto all’inizio dell’autunno, in occasione del Premio “MARetica” (presieduto da Alessandro Baricco), quando il giovane sassofonista ozzanese – insieme ad Elia Lasorsa, contrabbassista, e Cesare Mecca, trombettista – si era esibito in un programma prevalentemente costituito da standard di repertorio; in riva al Golfo di Napoli, i jazzisti piemontesi si erano uniti alla restante parte del combo: «Abbiamo infatti incontrato in loco altri tre musicisti, Francesco Trio, sax tenore, Donato Scotto di Monaco, batteria, Piero de Asmundis, pianoforte, – racconta Tommaso -con i quali si è creata in poco tempo un’intesa che non sempre si raggiunge all’interno di tali contesti; per quanto mi riguarda, l’esperienza ha indubitabilmente messo in luce l’importanza che hanno l’uscita dalla propria zona di comfort e qualunque tipo di stimolo di rinnovamento per un musicista, ed ha costituito uno spunto creativo molto importante».
Tocca adesso al Nord ricambiare l’ospitalità, grazie a un gemellaggio nato da un’idea del giornalista e critico de “La Stampa” Marco Basso. Squadra che vince non si cambia, dunque sul palco del Moncalieri Jazz salirà la stessa formazione, giovane e “mista”, cui per l’occasione si uniranno Domenico Costagliola di Polidoro (chitarra) e Ugo Viola (fisarmonica).
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