NEUROSCIENZE: IL LINK TRA CORPO E MENTE
Mente-Corpo: esiste un problema
Indipendentemente dallo stress, il nostro corpo si prepara a reagire all’emergenza
Decisamente una lezione alla Inside Out quella proposta, durante la mattinata del 4 aprile, alla classe quarta A del Liceo Scientifico, durante l’ora di Scienze naturali.
Sì sì, avete capito bene… parliamo proprio del più che conosciuto film della Disney (uscito nel 2015), in cui viene esplorato il nostro rapporto con le emozioni: gioia,tristezza, paura, rabbia, disgusto, rappresentati come personaggi che scorrazzano nella testa di ciascuno di noi e che guidano letteralmente ogni azione della protagonista, Riley, dall’alto del Quartier Generale situato nella sua mente.
Insomma, per quanto semplificato, il rapporto mente-corpo rappresentato nel film non è poi così distante dalla realtà: addentrarsi nella complessa rete di legami che rende i due elementi indivisibili e strettamente interconnessi significa farsi strada nel mondo delle Neuroscienze.
A guidare la classe durante l’incontro sponsorizzato dalla Fondazione San Paolo, nell’ambito del Progetto Diderot dal titolo I giovani per i giovani è stata la Dottoressa Valentina Laudati, ricercatrice e docente dell’Università degli Studi di Torino oltre che psicologa e psicoterapeuta.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si parla di un campo di ricerca recentissimo, anzi: le prime riflessioni sull’innegabile relazione tra mente e corpo risalgono all’antica Grecia. Sono stati i più grandi filosofi classici, Platone e Aristotele, a interrogarsi sul problema, seppur con visioni opposte. E’ stato però un medico: Ippocrate, il primo a intravedere un legame più profondo. Nell’immaginario medievale, intriso di superstizione religiosa, il corpo non è che la “gabbia dell’anima” e si fa specchio della sua corruzione. Convinzione che verrà sradicata solo con l’avvento della Rivoluzione scientifica, quando, con Cartesio, si giungerà a un punto di svolta: l’uomo viene visto come una “macchina razionale”, che vive e pensa”. La mente è considerata indipendente dal corpo.
Oggi i neurologi come Antonio Damasio indagano ancora tali rapporti, confutando in gran parte le vecchie teorie, in un campo di studi più che aperto e che con l’evolversi delle tecniche diagnostiche e di indagine diventa sempre più vasto.
È così che si è arrivati a pensare che il corpo non sia solo un” involucro” per la mente e che l’uomo sia, piuttosto, una vera e propria “macchina emotiva” i cui pensieri e ricordi sono un mix di emozioni vissute ed esperienze. Un bagaglio personale e indispensabile, che ci orienta nelle scelte che facciamo (anche le più banali e inconsapevoli) e che plasma i nostri caratteri.
Avete mai pensato che dietro all’ardua impresa di classificare i vostri gusti di gelato preferiti, o di decidere la pizzeria in cui andare la sera con gli amici, ci possano essere le emozioni? Su questo si basano per esempio i pubblicitari nell’elaborare spot di successo.
Ovviamente anche in campo medico e negli ambiti più disparati queste scoperte diventano di fondamentale importanza, soprattutto nel far capire come per prendersi cura di sé stessi e degli altri sia indispensabile intendere che corpo e mente sono legati in una relazione tanto stretta da non consentire di farne una netta distinzione.
Clelia Barretta 4A Scientifico
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