PREVENIRE… CON CURA ?
Quanto la prevenzione può essere determinante, quando si parla di salute? Mai quanto in questo periodo di pandemia ne siamo divenuti consapevoli, soprattutto del fatto che prevenire con efficacia significa essere istruiti, in modo chiaro e corretto, sulle necessarie misure da adottare. Questo è ciò che si propone il “Progetto Martina”, nato nel 2000 e portato avanti fino a oggi dal Lions Club italiano, nella sua serie di “Lezioni contro il silenzio”, indirizzate ai giovani e con l’obiettivo di sensibilizzare su un tema tanto delicato quanto fondamentale come la prevenzione contro i tumori.
Guidati dall’esperienza e dalla preparazione del Dottor Alberto Castellani, la quarta a scientifico e la prima a classico del liceo Balbo-Palli hanno potuto partecipare ad uno di questi preziosi incontri, durante il quale ci si è concentrati sui tumori oggi più frequenti nei Paesi Occidentali: polmone, mammella, testicolo, prostata e intestino.
Nel 2009 si è stimato che nel mondo dieci milioni di persone si ammalarono di cancro. Di queste almeno il 30% avrebbe potuto evitarlo.
Come?! Sarebbe bastato vivere in maniera diversa, cambiare il modo di mangiare, spegnere la sigaretta, riscoprire la bellezza di far passeggiate, passare meno ore davanti al televisore e cercare di lasciar andare lo stress e le ansie. Questo, perché molti tumori sono causati per il 70% da fattori esterni: in primis, scarsa qualità dell’aria e stili di vita scorretti.
Perché è molto importante trattare questo tema nelle scuole o comunque diffonderlo tra i giovani?
Lo sviluppo dei tumori è un processo molto lungo, un tumore del diametro di un centimetro alla mammella ha iniziato a svilupparsi circa otto anni prima, perciò alcune di queste patologie iniziano a svilupparsi già in età giovanile. Bisogna inoltre considerare che la scoperta precoce di un tumore è una delle armi più potenti che abbiamo oggi a disposizione: non possiamo perciò aspettare la fase adulta per fare i primi controlli. Scoprire un tumore nelle prime fasi, ovvero quando non si è ancora diffuso nei tessuti vicini (si parla di cancro “in situ”), aumenta notevolmente le possibilità di guarire e si possono così utilizzare cure molto meno invasive. Spesso non è necessario che i giovani si sottopongano a specifici esami (consigliati invece agli adulti), importante è invece compiere un attento autocontrollo regolare. Imparare a conoscere il proprio corpo è il primo passo perché numerose anomalie possano essere subito scoperte!
Clelia Barretta
Rebecca Finassi
Susanna Montiglio
4a scientifico
Visite (91)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.