“Ritiro” pre-esame per la 5A Scientifico con la prof.ssa Deandrea
L’anno appena trascorso è stato impegnativo sotto molti punti di vista, ma sicuramente una delle categorie più colpite dalle conseguenze della pandemia sono stati gli studenti, specie quelli delle superiori, a più riprese costretti a prolungati periodi della famigerata DaD.
Ormai agli sgoccioli, resta ancora un appuntamento importante, scolasticamente ma soprattutto come rito di passaggio: l’Esame di Stato. Quest’anno, come lo scorso, meno dilatato, perché privo delle due prove scritte, ma sicuramente non meno impegnativo a causa della richiesta di produzione di un elaborato sulle discipline caratterizzanti e di un colloquio particolarmente articolato tra sezioni che vanno a toccare le competenze acquisite negli ambiti più disparati della preparazione disciplinare.
In questo contesto, oltre a curare il completamento dei programmi, risulta fondamentale la rifondazione delle sicurezze individuali e di gruppo degli alunni, chiamati allo sprint finale e caricati delle aspettative maturate in cinque anni, ma già proiettati nella prospettiva universitaria.
Uno stimolo di riflessione suggerito dal Ministero mi ha così portata a sperimentare con le classi quinte del liceo Scientifico Palli un’attività di Mindfulness immersi nella natura del nostro Lungo Po, che penso dovrebbe essere estesa alla pratica didattica abituale, come in altri contesti scolastici europei già da tempo si usa fare.
La disciplina è utile per gestire lo stress e l’ansia personali in situazioni problematiche come test ed esami, può aumentare le capacità di attenzione e concentrazione, facilitando la memorizzazione e la focalizzazione degli obiettivi.
La pratica della Mindfulness ci insegna a dedicare la giusta attenzione ai nostri pensieri, alle nostre emozioni e sensazioni, in uno stato di tranquillità che ci consente di prendere le decisioni migliori.
Il risultato è stato un confronto molto costruttivo tra il docente e gli studenti, che hanno risposto positivamente ad uno stimolo non convenzionale.
Non ci resta che fare un grande in bocca al lupo ai maturandi, come pure all’intero mondo della scuola, chiamata ad un non facile lavoro di ricostruzione di identità, riti e relazioni.
prof.ssa Elisa Deandrea
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